La golosa rosa spugna

Ecco la poesia di Paola (21 febbraio 2010).

Dal fondo dello stagno sogna la rosa spugna
di assaggiare il nettare succoso della prugna
l’arrivo dei maestosi cigni a primavera
il colore di cui si veste la sera.

Una volta dall’albero di castagno
uno dei suoi frutti cadde nello stagno,
lei assaporò la fresca e deliziosa castagna
che in bocca le lasciò una fragranza di montagna.

Uno gnomo portato da una cicogna
gettò sulla riva un’acida prugna,
non vi dico la gioia della rosa spugna
ma le bastò un morso e da allora più non sogna.

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