Leggiamo insieme: La grande ninna nanna di Franco Bianchi (Sancio Pancetta)

Mi sono coricato a pancia all’aria
sotto la grande quercia solitaria:
tra le sue fronde il sol lassù s’impiglia,
ma qualche raggio, forando le fronde
tremebonde,
discende e mi fa chiudere le ciglia.
Arriva una farfalla
gialla
e pigra gira ed esita e traballa,
e l’occhio nel seguirla si confonde…
Una leggera brezza
fa tremolar la vetta
D’un’erbetta
a cui s’arrampica una coccinella;
e quell’erba i capelli mi carezza
lieve, come la mamma,
quando sussurra: “nanna, nanna, nanna…”.
Un invisibil grillo
laggiù strimpella,
nel suo buco profondo:
manda il suo squillo
ogni secondo,
così:
“Si si… si si… si si…”.
(Chissà chissà
a chi risponderà!).
Un uccellino,
ch’è un lucherino o forse un cardellino,
mi snocciola dai rami
trilli, squilli e volubili richiami:
“Cici: dormi lì
ch’io veglio qui.
Ciricicio:
dormi tu che veglio io”.
Poi giunge a un calabrone vagabondo
a zonzo
E sento quel su ronzo
che mi fa sulla testa il girotondo,
e dice: “Zu zu zu,
dormi tu,
ch’io russo se non vuoi russare tu,
Zuzuzuzuzu”.
Nell’aria che mi molce
c’è un profumino
d’erbe, sì dolce…
La vista mi si appanna
e chiudo gli occhi, oh solo un pochettino!
E a quella ninnananna
schiaccio un bel pisolino.

Tratta da: Strofette da passeggio – Antonio Vallardi Editore (1955) – Autore: Franco Bianchi (Sancio Pancetta) – Illustrazioni: Arturo Bonfanti