La guerra? NO
Maestra Marisa
Perché a noi piacciono
i prati verdi e i cieli azzurri
la pioggia battente
che fa fiorire gli ombrelli (1)
e il sorriso dei vecchi
e le risate dei bambini
e andare in bicicletta lungo i fiumi
cucinare un piatto di spaghetti
condividere un caffè, un ciao come stai
A noi piace
incontrarci in piazza
passeggiare con il cane
fotografare i campi di girasoli
perché “il cielo è di tutti” (2)
e “la guerra può aspettare” (3),
meglio una gran festa di Carnevale.
Ci piace
prendere un tram o un treno al volo
domandarci quante stelle ci sono in cielo
visitare quella mostra
vedere quel film
e cantare, disegnare, nuotare, recitare…
Perché la guerra è brutta (4)
brutta brutta
e a noi piace
indossare gli abiti più eleganti
o i jeans più strappati
conoscere le architetture delle nostre città
stancarci di lavoro e addormentarci in pace
risvegliarci in pace
e vedere ragazzi e ragazze sfrecciare sugli skates
domandarsi, sfidarsi, studiare, progettare, sognare
Ci piace
respirare l’aria di boschi e di vette
di mari e di scogli
quell’aria di libertà
che fa piovere il bello dentro di noi
e ci regala il coraggio di spargerlo intorno
quell’aria di libertà che è musica
e ci fa dire che il mondo
è
un posto bellissimo.
La guerra? NO
Ci piace avere altro
… e altro… e altro…
per la testa.
27 febbraio 2022
Note:
(1) “Fiorire gli ombrelli” da Roberto Piumini
(2) “Il cielo è di tutti” da Gianni Rodari
(3) “La guerra può aspettare” da José Sanabria, Alejandra Viacava, edizioni Sinnos
(4) “La guerra è brutta” ispirato dalla nonna dell’autrice, che conosceva pochi aggettivi ma comunicava con il tono di voce e l’espressione degli occhi, che esprimevano il messaggio molto più delle parole