La perla

Angiolo Silvio Novaro

Tratta da: Il Cestello - Poesie per i Piccoli - A. Mondadori (Milano, 1928)

perla

Leggiamo insieme: La perla di Angiolo Silvio Novaro

I

Un vecchio pescator traea la rete
gridando: “Pesci, oh bei pesci, ove siete?”.

Sciami di pesci dalle argentee scaglie
sognava, presi alle sottili maglie.

Giunse la rete gocciolando a riva,
scosse egli il sacco, ma nulla ne usciva.

Stecchi uscivan dal sacco e cocci ed alga:
pesci, nessuno, che un quattrino valga.

Ultima uscì, magnifica a vederla,
color di luna, anche una grossa perla.

“Codesta non è buona da mangiare”
disse, e nel fondo la cacciò del mare.

II

Coi piedi nudi sull’azzurra sabbia,
leggiera come uccel ch’esce di gabbia,

venne una bimba dopo la tempesta,
trovò la perla, e la raccolse lesta;

la infilò nelle bionde sue trecciuole:
subito bella parve come il sole;

e la gonna di lei, ruvida e bruna,
parve tessuta di chiaro di luna.

L’aria ne rise illuminata. E il figlio
del re, che andava lungo il mar vermiglio,

spronò verso l’insolito chiarore:
vide la bimba, e n’ebbe preso il cuore.

Baciò tremante il rosso pie’ di lei,
e disse: ” O amore, moglie mia tu sei!”.

III

Al principe fu sposa, e fu regina,
colei che scalza venne alla marina:

ma il vecchio pescator trasse la rete
molti anni ancora, e patì fame e sete;

il poveretto patì sete e fame
cercando i pesci dalle argentee squame.

 

Illustrazione di Domenico Buratti

 

Cestello

 

Poesie di Angiolo Silvio Novaro
Per leggere altre Poesie di Angiolo Silvio Novaro, clicca qui!

Filastrocche di Angiolo Silvio Novaro
Per leggere altre Filastrocche di Angiolo Silvio Novaro, clicca qui!

 

Speciale Scuola
Visita lo speciale Scuola!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?