La pioggia
Ugo Ghiron
Leggiamo insieme: La pioggia di Ugo Ghiron
La pioggia batte le fronde,
batte sonora le gronde,
sferza scrosciando le corti,
e la piazzetta e le due strade
del villaggio, e cade e cade
con mille suoi lucidi fili
d’acciaio, aguzzi, sottili.
E “Zitti!” ha detto agli uccelli;
ha detto “A casa!” ai monelli,
chiassosa compagnia
che ruzzava per via.
Ma c’è il sole, lassù in un canto
del cielo, che aspetta da tanto.
“Fate ch’io passi, per piacere…”
Chiese prima alle nubi nere.
“Lasciatemi dunque passare!”
gridò alle nuvole chiare.
Ed ecco le squarcia a poco a poco
con la sua spada di fuoco.
E sbucan frullando gli uccelli
dai rami, dalle case i monelli;
cantano, ridono in coro
per salutare il sol d’oro.