La piscina misteriosa
Ecco il racconto di Paolo. (25 gennaio 2008).
C’era una volta – e c’è ancora adesso – una piscina bellissima, con l’acqua trasparente e intorno tanti alberi che facevano una bella ombra, sempre piena di bambini che ci andavano a nuotare e a prendere il sole con i genitori, i nonni, gli zii e gli amici.
Questa piscina stava in un paese molto carino in riva al mare, con tanti bei giardini pieni di giostre, tante case colorate ed una spiaggia di sabbia grandissima dove grandi e piccini si divertivano da matti.
Ma questa piscina non era soltanto bellissima, ma era anche misteriosa: infatti, una notte, quando tutti erano andati a dormire e le luci del paese si erano spente e anche i lampioni che circondavano la piscina avevano smesso di fare luce, si era iniziato a sentire uno strano suono nel buio.
BLOB… BLOB… BLOB… era come se l’acqua della piscina avesse iniziato lentamente a bollire. BLOB… BLOB… BLOB…
Il giorno dopo la gente del paese andò come sempre in piscina, facendo finta di niente e senza notare nulla di strano: cosa sarà stato quel rumore notturno?
Ma la notte successiva, quando si spensero le luci, quel suono misterioso ricominciò a farsi sentire, spaventando gli abitanti del paese.
BLOB… BLOB… BLOB…
I giorni passavano allegri, la gente continuava ad andare a divertirsi in piscina, ma ogni notte quello strano rumore ricominciava.
BLOB… BLOB… BLOB…
Oramai in paese erano tutti preoccupati, si iniziò a pensare che di notte la piscina fosse abitata da una creatura misteriosa, forse un mostro terribile, qualcuno sosteneva che potesse essere ancora più spaventoso del mostro di Lochness, ma nessuno aveva il coraggio di intervenire.
Un bel giorno, gli abitanti del paese si riunirono nella piazza principale per discutere sul da farsi: bisognava a tutti i costi scoprire il segreto della piscina misteriosa!
Fu così che vennero eletti i quattro uomini più coraggiosi e forti del paese, che vennero soprannominati i Quattro Fantastici: sarebbero dovuti andare in piena notte alla piscina per capire cosa succedeva. Mamma mia!!!
Così i quattro uomini iniziarono a raccogliere tutto ciò che sarebbe potuto servire per combattere contro il terribile mostro: bastoni, corde, fionde, spade e non dimenticarono di prender anche le torce, per far sì che riuscissero ad avere un po’ di luce nella notte fonda.
A mezzanotte in punto si trovarono in piazza, carichi di armi: era giunto il momento della verità!
Come ogni notte, dalla piscina arrivava quel suono misterioso, che non prometteva nulla di buono. BLOB… BLOB… BLOB…
I Quattro Fantastici misero la loro mano destra una sull’altra e gridarono: “Mostro, arriviamo! Trema!!!”
Ma in realtà a tremare erano le loro mani!!!
Non è che i quattro uomini fossero veramente coraggiosi, ma comunque sia eran pur sempre i più coraggiosi del paese.
Pensate gli altri, quelli che erano rimasti chiusi in casa a dormire, che fifoni che erano!
Così i quattro eroi, facendosi coraggio a vicenda, iniziarono a muoversi pian piano nel buio, senza far rumore, finché non arrivarono vicino alla siepe che stava intorno alla piscina: ma ancora non si riusciva a vedere nulla!
Superarono così la siepe e – strisciando silenziosamente sull’erba – arrivarono vicini al bordo della piscina: il rumore misterioso continuava, ma non riuscivano ancora a capire cosa si nascondesse nell’acqua.
Decisero così che era giunto il momento di accendere le torce e di illuminare la piscina: videro così che sull’acqua si formavano lentamente tante piccole bollicine, ma cosa si nascondesse sotto l’acqua ancora non si riusciva a vedere.
BLOB… BLOB… BLOB…
Così si avvicinarono ancora e la luce delle torce finalmente illuminò qualcosa che si muoveva sott’acqua: ma non era qualcosa di grosso!
Anzi: erano tante cose molto molto piccole che si agitavano nell’acqua ad altissima velocità, come se fossero impazzite!
I Quattro Fantastici continuavano a non capire con che cosa avessero a che fare, quando spuntò dalla piscina la testolina di una piccola tartaruga marina che urlò: “Ci arrendiamo! Non fateci del male! Pagheremo il biglietto di ingresso!!!”
I nostri eroi non credevano ai loro occhi: improvvisamente dalla piscina uscirono fuori decine e decine di tartarughine marine, con le zampe in alto in segno di resa.
I Quattro Fantastici tirarono un sospiro di sollievo: altro che mostro di Lochness!
In cuor loro erano ben felici di aver a che fare con dei piccoli e simpatici animaletti, ma si erano presi un bello spavento e allora fecero la faccia cattiva e chiesero:
“Ma si può sapere cosa ci stavate a fare dentro la piscina?
Sono giorni e giorni che la gente del paese non dorme per la paura!”
E il capo delle tartarughine si scusò e raccontò come erano andate le cose: “Abbiamo sentito tante persone in spiaggia che parlavano della piscina, tutti a dire quanto era bella e quanto ci si divertiva, mentre noi ci annoiavamo un po’ a fare tutti i giorni le stesse cose, dentro e fuori dal mare, solo a nuotare e a prendere il sole, nuotare e prendere il sole.
Così una sera – dopo aver cenato – abbiamo deciso di andare a vedere questa famosa piscina: ci siamo messi in cammino in fila indiana per la strada che sale dalla spiaggia e ci siamo nascosti dietro la siepe che circonda la grande vasca.
Abbiamo aspettato che scendesse la notte e che si spegnessero tutte le luci per uscire dai cespugli e fare un bel tuffo: è stato bellissimo!
Non c’erano le onde e l’acqua aveva uno strano sapore, non era salata come quella del mare!
E finalmente potevamo giocare felici, fare i tuffi dal trampolino e stare con la pancia in alto e il guscio sull’acqua, senza doverci preoccupare dei bimbi che ogni giorno nel mare ci rincorrono per catturarci!
Così abbiamo deciso di tornarci anche la sera successiva e così via, era troppo divertente per poterci rinunciare! Ma questa notte ci avete scoperte e… E adesso cosa farete? Ci caccerete via?”
I Quattro Fantastici si guardarono negli occhi e scoppiarono in una fragorosa risata:
“Che simpatiche che siete! Un po’ pazze, ma simpatiche!!! Domattina sveleremo ai nostri concittadini il segreto della piscina misteriosa e domani sera all’imbrunire ci troveremo di nuovo qui, così vi racconteremo com’è andata. Ma adesso andate a nanna!”
Sapete come è andata a finire?
Gli abitanti del paese furono felicissimi di non avere a che fare con un mostro terribile ed organizzarono una festa bellissima in piscina per salutare le simpatiche tartarughe, che vennero autorizzate ad andare tutte le notti che volevano a nuotare in piscina.
Il misterioso rumore – quel BLOB… BLOB… BLOB… che aveva messo paura a tutti – divenne un simpatico suono che teneva compagnia a tutto il paese.
La piscina fu chiamata “La piscina delle tartarughe pazzerelle” in onore dei simpatici animaletti che di notte la popolavano.
E vissero tutti felici e natanti!
Natanti?
Vi state chiedendo cosa vuol dire natanti?
Vuol dire contenti di nuotare!