La rana e lo scorpione

Federico Nenzioni

Ispirata alla favola di Fedro

La rana e lo scorpioneUno scorpione volendo il fiume attraversare
chiese alla rana di poterlo traghettare.
”Fossi matta, tu buono non sai stare,
perché mi dovrei fidare”.
Ma lo scorpione con voce suadente
seppe esser convincente.
”Ma se ti facessi male, non sapendo nuotare,
finirei per annegare”.
La rana non molto serena
si caricò lo scorpione sulla schiena.
Ma lo scorpione conformemente alla sua natura
fece alla rana una velenosa puntura.
”Sei matto, non sai quel che fai,
se muoio io tu annegherai”.
Le rispose: ”Lo so, è assai dura
reprimere la propria natura.
Cattivo sono nato
e dall’ora non sono più cambiato”.

La morale
fa un po’ male,
”Stupido è
chi nuoce agli altri e a sé
senza saperne il perché”.

 


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