La serenata del grillo
A. Grilli
E’ piccolo e lesto;
di bruno vestito,
e vive modesto
in buco romito;
poi, tosto che intorno
offuscasi il dì,
comincia il cri cri.
E sporge la testa
dall’umile tana,
e ascolta se, desta,
risponde la rana;
se già qualche stella
nel cielo fiorì
al primo cri cri.
Lungh’esso le sponde
di tacite strade,
e per le gioconde
campagne di biade,
sul calice molle
d’un fior che s’aprì
ei canta cri cri.
Il cielo sereno
già palpita d’astri,
il prato di fieno
odora e mentastri,
e par che la notte
ne tremi così
del lungo cri cri.