La squilla di Mentana
Giuseppe Aurelio Costanzo
Tratta da: Serenità - Letture per le Scuole Elementari - Volume per la Quinta Classe - A. Mondadori (1925)
Leggiamo insieme: La squilla di Mentana di Giuseppe Aurelio Costanzo
Odi tu questi flebili rintocchi
che ti strappano le lagrime dagli occhi?
Vengon da chiesa prossima o lontana?
Sono squilli di tromba o voce umana?
È una lugubre squilla! e lento lento
di terra in terra la propaga il vento:
è un singhiozzo dell’itala campana,
un rantolo dei morti di Mentana!
Eran pur belli nella nera chioma
e son caduti ripetendo: “Roma!”.
E ripetendo or l’itala campana
va il nome dei caduti di Mentana!
Suona, campana, suona l’agonia
di questi figli dell’Italia mia,
di quest’itali eroi che, a gloria umana,
gridando: “Roma!” caddero a Mentana.
In ogni voce tua, di cento e cento
madri la voce disperata io sento,
che maledice la nequizia umana
e chiama e piange i morti di Mentana!
Ogni tua squilla che per l’aria vola
par de’ caduti l’ultima parola.
Il tuo lamento, memore campana,
è la voce dei morti di Mentana!
Ad ogni tocco tuo cupo e profondo
freme di sdegno e inorridisce il mondo!
Come tu piangi, lugubre campana,
piange l’Italia i morti di Mentana.
Suona campana, suona l’agonia
di questi figli de l’Italia mia!
Manda, quanto più puoi, manda lontana
questa lugubre squilla di Mentana.
Note storiche su: La squilla di Mentana
Questa poesia è dedicata alla battaglia di Mentana che fu uno scontro a fuoco avvenuto nel Lazio, presso la cittadina di Mentana. La battaglia si svolse il 3 novembre 1867 tra le truppe pontificie (coadiuvate da un battaglione francese) e i volontari di Giuseppe Garibaldi che erano diretti a Tivoli per sciogliere la Legione essendo fallita la presa di Roma.
Illustrazione: Archimede Tranzi – “Battaglia di Mentana” – litografia acquerellata su carta