E successe un giorno che un furioso incendio distrusse il bosco sulla montagna. Tutti gli animali fuggirono impauriti, alcuni morirono tra le fiamme. Due scoiattolini, Cip e Ciop, uno grasso e uno magro, uno alto e uno più basso, riuscirono a salvarsi perché la gazza Lucia li portò in volo sulle colline, da cui in lontananza si vedeva il mare. Stanchi e stremati, scesero dalle ali di Lucia, la salutarono e facendosi coraggio si incamminarono in cerca di un riparo. Dopo un po’, cominciarono ad avere fame, si fermarono sotto un cespuglio di mirto e cominciarono a mangiarne le bacche scure e profumate. Ma in agguato c’era la volpe Giovanna che li aveva avvistati e già si leccava i baffi. Accortisi del furbo animale, Cip e Ciop si arrampicarono velocemente sopra un albero e così sfuggirono alle grinfie della volpe che si allontanò sbuffando. La notte era arrivata e i due scoiattolini decisero di rifugiarsi dentro un buco che mamma picchio, vedendoli così piccoli ed indifesi, aveva fatto per loro. Al mattino, mamma picchio portò loro dei germogli freschi e con questi fecero colazione. Salutarono il colorato uccello ringraziandolo e di nuovo continuarono il loro viaggio. Il cielo cominciò ad abbuiarsi e grossi nuvoloni cominciarono a scaricare violente e fitte gocce d’acqua. Si ripararono già tutti bagnati ed infreddoliti sotto delle grandi foglie di edera vicino ad una famigliola di tre tartarughe, che stavano mangiando dei funghi, queste li guardarono incuriosite ed in coro chiesero loro che razza di animali fossero.
“Sembrate dei toponi con la coda gigantesca e pelosa”. Gli dissero le tartarughe tutte insieme. “Siamo degli scoiattoli e i nostri alberi sono stati distrutti dal fuoco, delle lingue roventi hanno bruciato il nostro nido ed ora siamo qui da giorni che vaghiamo senza meta”.
Andate verso il mare, dissero le tartarughe. Là troverete una pineta ancora giovane e lì potrete vivere in pace. Prendete la strada, quella dove tramonta il sole.
Cammina, cammina cammina, i due scoiattolini arrivarono in una pineta verde e rigogliosa, uccellini melodiosi cantavano sui rami altissimi. Videro da lontano tanti bambini giocare nel cortile di una scuola, dalla rete li vedevano giocare felici, decisero che si sarebbero stabiliti proprio su quei pini, lì avrebbero costruito i loro nidi.