La strega strega

Sofia Gallo

Appendice a: Una strega per sette sere

Esistono o non esistono le streghe? Qualcuno dice di sì, ma i più dicono di no.
Eppure tutti i racconti fantastici sono pieni di streghe; streghe brutte e cattive, con la faccia da gufo, gobbe e vestite di stracci neri, che agitano bacchette come le fate, ma fanno del male o si trasformano in mille modi strani.
Se sono belle fanciulle nascondono un inganno, oppure sono pasticcione, sfortunate, ridicole e impacciate un po’ come le streghe di questi racconti, che vorrebbero fare e disfare e niente riescono a combinare.
Troppo difficile capire dove, come e quando siano vissute le streghe.
Certamente in tempi molto lontani gente bizzarra, poco obbediente alle regole, ha giocato dei brutti tiri a qualche signore molto potente, ha fatto qualche dispetto degno del peggiore dei diavoli.
Siccome il diavolo può assumere mille aspetti, qualcuno, non si sa chi, ha deciso che quelle persone cattivelle e un po’ matte fossero streghe ispirate dal demonio e che andassero bruciate nel fuoco, come i diavoli nell’Inferno.
Così anche la strega di Hansel e Gretel finisce a testa prima a bruciare nel forno e, forno o non forno, le streghe cattive delle fiabe fanno tutte una brutta fine.
Ma per le nostre streghe non c’è bisogno di fiamme o di forni: non sono cattive e vivono con tutti noi nelle nostre città, si riconoscono dalla scopa e dal vestito (a volte anche dal naso) e ispirano soltanto simpatia!

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