La “u” di ullallà

Annamaria Gatti

ullalla
Pubblicato sul periodico “Città Nuova”, 2011  

C’era una volta una stanza grande grande. Era un’aula dove i bambini imparano a leggere e a scrivere quando frequentano la prima classe. Alle pareti i maestri (o forse le maestre?) avevano appeso in bella vista grandi quadri con le vocali e le fi gure degli animali perché poi avrebbero insegnato:
O di orso;
A di ape;
U di upupa;
E di elefante;
I di istrice.
“Oh bella! – esclamò l’orso saltando giù sulle mattonelle rosse -. Ogni anno la stessa storia, sono un orso stufo!”. “Già… mai che pensino a qualche altro insetto o un altro mammifero, sempre noi appesi qua a insegnare”, ronzò A di ape. “Mio cognato, per esempio – sospirò l’istrice -, verrebbe volentieri a fare… la lettera vocale a scuola!”. “Oh! Se è per quello anche l’ornitorinco mi ha chiesto di curiosare un po’ cosa succede a fare l’animale dell’alfabeto, vuoi mettere come spalancherebbero la bocca i bambini se la maestra dicesse: “Scrivete la oooooo di ornitorinco!””. “Avanti in groppa! – ordinò l’elefante -.
Andiamo a prenderci dei supplenti per l’alfabetiere!”. E tutti gli salirono in groppa e quando tornarono in aula l’orso appiccicò sul cartellone l’ornitorinco. L’ape chiamò l’alce maestoso che fece la sua bella fi gura, anche se faticò un poco a entrare nel rettangolo della A. L’istrice incastrò per benino il cognato ippopotamo, non senza qualche diffi coltà. L’elefante con un barrito ci incollò un elegantissimo ermellino, incontrato per caso, che sussurrò: “La scuola mi si addice, io sono un ermellino molto istruito!”. L’upupa fi schiò e scovò un ullallà volontario, che si appollaiò pieno di buone intenzioni e con una gran voglia di scherzare, sul cartellone. “UUUU di ullallà”, proclamò, il giorno dopo, un maestro un po’ sospettoso. E tutti i bambini scoppiarono in una risata, con applauso. Anche i bambini stranieri capirono la cosa e si divertirono molto. E l’orso, l’elefante, l’ape, l’istrice e l’upupa andarono a farsi una vacanza dall’altra parte del mondo, una vacanza lunga tutto un anno scolastico. Non so se torneranno… Mah?

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