L’aereo

La Stanza di Livio

L'aereoVola l’aereo sulla mia testa
come se fosse di cartapesta.
Sale nel vento, sale leggero,
che meraviglia, non sembra vero!

Quando un bel giorno anch’io sarò grande
vorrò vedere dall’alto le Ande,
sfiorare le nuvole in coda ai gabbiani,
planare sul filo di mari lontani.

Chissà a cosa pensa, soletto, il pilota
mentre mantiene la rotta e la quota:
si guarderà intorno, godendosi il viaggio
o già si preoccupa per l’atterraggio?

Se un giorno potessi guidare un aereo
vorrei che ci fosse attaccato uno stereo
per far sentire fino a Santa Fé
le canzoncine che piacciono a me.

Vorrei planare su tutta la terra,
volare sui posti dove c’è guerra
non sgancerei né bombe né razzi,
ma solo festoni e poi tanti pupazzi.

Vola l’aereo portato dal vento
sopra le case, le strade, il cemento.
Vola lontano ed io resto qui,
ma un giorno, son certo, che anch’io sarò lì.

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