L’albero di Natale
Se vi piace questa poesia ringraziate Massimo. L'ha recitata con i suoi compagni del IV corso di catechismo alla festa di Natale della parrocchia della Santissima Trinità. (16 dicembre 2007).
Tu che ne dici Signore
se in questo Natale
faccio un bell’albero
dentro il mio cuore,
e ci attacco, invece dei regali,
i nomi di tutti i miei amici:
gli amici lontani e gli amici vicini,
quelli vecchi e nuovi,
quelli che vedo ogni giorno
e quelli che vedo di rado,
quelli che ricordo sempre
e quelli a volte dimenticati,
quelli costanti e quelli alternati,
quelli che, senza volerlo,
ho fatto soffrire
e quelli che, senza volerlo,
mi hanno fatto soffire,
quelli che conosco profondamente
e quelli che conosco appena,
quelli che mi devono poco
e quelli ai quali devo molto,
i miei amici semplici
ed i miei amici importanti,
i nomi di tutti quanti
sono passati nella mia vita.
Un albero con radici molto profonde,
perchè i loro nomi non escano mai dal mio cuore;
un albero dai rami molto grandi,
perchè i nuovi nomi venuti da tutto il mondo
si uniscano ai già esistenti,
un albero con un’ombra molto gradevole
affinché la nostra amicizia,
sia un momento di riposo
durante le lotte della vita.
Siete dei miti vi inventate cose magnifiche