L’altra metà del cielo
Se vi piace questa fiaba, dovete ringraziare la Maestra Chiara (7 marzo 2014)
Era una splendida giornata. Il sole brillava nel cielo con tutta la sua forza e i suoi raggi erano così caldi da far sudare le persone che erano sulla terra.
A un certo punto, una bianca nuvoletta arrivò, spinta dal vento e, chissà perché, si fermò proprio davanti al sole.
Il sole si arrabbiò moltissimo e incominciò a brontolare contro la nuvoletta.
– Spostati ! Come osi metterti davanti a me, che sono il potente sole, padrone di tutto il cielo ?- gridò furioso il sole.
– Padrone del cielo? Non è vero! Tu sei il padrone solo di mezzo cielo! – rispose tranquilla la nuvoletta.
– Mi prendi in giro? Di chi sarebbe dunque l’altra metà del cielo? – domandò allora il sole.
– Vieni stanotte e lo vedrai! – disse la nuvoletta e se ne andò via veloce spinta di nuovo dal vento.
Il sole incuriosito voleva vedere chi ci fosse nel cielo di notte, ma appena arrivò sera provò un gran bisogno di tramontare e così non riuscì a sapere di chi fosse l’altra metà del cielo.
Per tre volte il sole provò a non tramontare, per conoscere chi fosse il padrone dell’altra metà del cielo, ma solamente alla quarta volta ci riuscì.
Così il sole vide per la prima volta il cielo di notte e la sua padrona, la luna.
Il sole chiese alla luna di regalargli anche il suo pezzo di cielo, perché voleva essere l’unico padrone.
La luna gli domandò: – Sei sicuro che sia giusto che il cielo sia solo di un padrone? -.
Il sole si meravigliò per quella domanda, ma rispose che per lui era giusto così. Il cielo doveva essere tutto suo.
La luna allora gli regalò anche la sua metà di cielo: adesso il sole era l’unico padrone di tutto il grande spazio.
Da quel giorno il sole non tramontò più. Gli uomini sulla terra non avevano più la notte per il riposo e sempre splendeva la luce radiosa del giorno,
ma dopo qualche tempo le cose incominciarono ad andare male. Il sole non si riposava più e così gli animali e gli uomini. Il caldo era opprimente e tutti pensavano con rimpianto alla luna e alle stelle.
Fu così che il sole ritornò dalla luna e le chiese: -Per favore, riprenditi la tua metà del cielo. La vita senza la tua luce non è bella e io stavo molto meglio quando dividevo il cielo con te!
– Allora che sia così: il cielo non sarà né mio né tuo, ma solo nostro. Metà sarà del giorno, metà sarà della notte – rispose la saggia luna.
Da quella volta anche le creature della terra hanno imparato a non essere avidi.
Gli uomini sono metà cielo e l’altra metà del cielo sono le donne e solo condividendo insieme il mondo sarà bello e sereno.