L’amico albero

M. Maretti Soldi - N. Aprile

Se vi piace questa canzone, che partecipò alla 28° Edizione dello Zecchino d'Oro (1985), dovete ringraziare Maurizio (1 settembre 2002).

Solista:
Il giorno in cui son nata il mio papà
sembrava pazzo di felicità
con tutto l’entusiasmo di un bambino
piantò un bell’albero in mezzo al giardino.
Passaron gli anni e all’improvviso un dì
l’amico albero parlò così:

Sono l’aria che respiri,
sono nave in mezzo al mare.
Sono trave del tuo tetto
sono legno del tuo letto.

Sono bosco che protegge
da una grande nevicata
la valanga è mia nemica
tante volte l’ho fermata.

Coro:
Ricordate, ricordatevi bambini:
Rispettate gli alberelli,
li dovete sempre amare
come fossero fratelli

Solista:
Sono carta del tuo libro
sono fiamma del camino.
Il mio legno dà la voce
allo corde del violino.
Sono frutta nel tuo piatto
nella chiesa sono fiore.
Son radice nella terra
che non deve più franare

Coro:
Ricordate, ricordatevi bambini:
Rispettate gli alberelli,
li dovete sempre amare
come fossero fratelli.

Solista:
Sono arpa per le dita
della pioggia delicata
sono magico strumento
del concerto che fa il vento.
Son maestro per il coro
di cicale e raganelle.
E sto zitto ad ascoltare
le parole delle stelle

Coro:
Ricordate, ricordatevi bambini:
Rispettate gli alberelli,
li dovete sempre amare
come fossero fratelli

Ricordate, ricordatevi bambini:
Rispettate gli alberelli,
li dovete sempre amare
come fossero fratelli

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