L’antico Egitto

Maria Rosaria Longobardi in arte Marylon

Tratta da Favole in fiore, Ed. La Mongolfiera, 2020, inserita nel sussidiario scolastico Shangai La Scuola Brescia, 2008 e nella raccolta La Scuola allo specchio, di Marylon – M. Rosaria Longobardi e Massimo De Mellis, Edizioni ilmiolibro

L'antico EgittoIl fastoso mondo egizio
non è più come all’inizio,
come quando anticamente
governava sulla gente
un potente re padrone
che era detto faraone
ed aveva ogni diritto
sopra l’Alto e Basso Egitto.

Sulla testa gli brillava la corona
con il giglio ed il papiro
della terra su cui scorre il fiume Nilo.
C’erano alberi di acacie e tamarindi
e bellissimi dipinti
sulle tombe e sulle statue
poi rimaste inalterate.
Si scriveva sulla pietra,
sopra il legno ed il papiro
e tu poi vedevi in giro
tante palme e sicomori,
e monili, argenti ed ori,
oltre ai trucchi e gli unguenti
per la pelle
delle egizie tutte belle.

Quell’epoca è passata
ma la pietra ci è restata:
quella pietra lavorata
che il faraone
fece mettere in posizione,
sulla sabbia del deserto,
proprio lì, a cielo aperto.

I superbi monumenti
resistiti per quattro millenni
e dedicati alle divinità,
come le piramidi, le sfingi,
le sculture di Osiride, Iside,
Amon, Hator, Api e Ra,
sono ancora là,
e non mostrano i segni dell’età.

Nei musei tu puoi ammirare
tutta quanta l’arte egizia:
i gioielli, le pitture,
le sculture, le scritture decifrate
e le mummie imbalsamate,
alla vita ultraterrena
tutte quante preparate.

 

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