L’ape, la formica e il baco

Favovello

Leggiamo insieme: L’ape, la formica e il baco

Su un gelso s’incontrò un baco da seta
intento a mangiucchiare
le ghiotte foglie, con la vecchia amica
l’ape, in cerca di miele e la formica
affaccendata sempre ed irrequieta.
“Quanto, quanto daffare!”
diceva l’ape, “Ho tanto miele e cera
ancora da recare all’alveare
del mio vecchio padrone!
Ma godo sol pensando a quanto ghiotto
miele pei suoi piccini avrò prodotto”.

“E io qui sto facendo indigestione,”
soggiunse il bravo baco,
“per rendere più liete
le donne, con le mie lucenti sete.
Ma tu, cara formica,
che sempre intorno vai
con sì lunga fatica,
agli uomini che utile tu dai?”.

E la formica: “Ciò che offro loro
è meglio di un tesoro:
l’esempio del lavoro”.

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