Le castagne nella cenere
Franco Bianchi (Sancio Pancetta)
Tratta da: Strofette da passeggio (Antonio Vallardi Editore - 1955)
Leggiamo insieme: Le castagne nella cenere di Franco Bianchi (Sancio Pancetta)
Si sta pur bene davanti al grande
camino in cerchio! Sulle pareti
splendono intorno le venerande
padelle come faccioni lieti.
Mamma un mucchietto fece di calda
cenere, presso la bella brace
che cricchia e lenta si vela e sfalda.
Sotto, un tesoro sepolto giace.
Ella ha sepolto quello stupendo
tesoro solo pei bimbi bravi:
son le castagne! Vanno arrostendo:
tra un quarto d’ora si fan gli scavi.
Sono marroni (sei per ciascuno)
grossi, i migliori di tutto il sacco.
Prima la mamma nel guscio bruno
col coltellino fece un intacco:
or nella cenere ove s’annida
va abbrustolendosi il frutto ghiotto:
il taglio, quasi bocca che rida,
s’apre e la polpa d’oro c’è sotto.
Narra la nonna: “C’era una volta
un biondo principe…”. Altro ci vuole!
Chi, nell’attesa solenne, ascolta,
povera nonna, le sue parole?
Chi pensa a principi, a reginotte?
A quella cenere ognuno guarda.
Dice Gigino: “Mamma, son cotte!”.
Irene sbuffa: “Quanto si tarda!”.
Ecco: la mamma le molle tocca,
fruga con esse cauta nel mucchio…
Eccole, eccole! In ogni bocca
fa l’acquolina come un risucchio.
Eccole: il guscio fragile, negro
scricchiola. O belle castagne bionde!
Ed un profumo sano ed allegro
tra i palpitanti nasi si effonde.
Nel tovagliolo bianco, su un piatto,
mamma le belle bruciate posa
ed i figliuoli fan cerchio in atto
d’impazienza molto golosa.
“Oh buone!”. “Senti che profumino!”.
“C’è un po’ di cenere… “. “Meglio: fa bene!”.
“Sono arrostite proprio a puntino”.
“Ih, quella grossa l’ha presa Irene!…”.
Poi tutti quanti s’accingon, muti
e seri, all’opera masticatoria…
Cara nonnina, tra due minuti
si può riprendere la bella storia.
Tratta da: Strofette da passeggio – Antonio Vallardi Editore (1955) – Autore: Franco Bianchi (Sancio Pancetta) – Illustrazioni: Arturo Bonfanti