Le cicale
Giosuè Carducci
Leggiamo insieme Le cicale di Giosuè Carducci
Cominciano agli ultimi di giugno, nelle splendide
mattinate; cominciano ad accordare in lirica
monotonia le voci argute e squillanti.
Prima una, due, tre, quattro, da altrettanti alberi;
poi dieci, venti, cento, mille, non si sa di dove,
pazze di sole; poi tutto un gran coro che aumenta
d’intonazione e di intensità col calore e col luglio, e
canta, canta, canta, sui capi, d’attorno, ai piedi
dei mietitori.
Finisce la mietitura, ma non il coro. Nelle fiere
solitudini sul solleone, pare che tutta la pianura
canti, e tutti i monti cantino, e tutti i boschi cantino…
pare che essa la terra dalla perenne gioventù del suo seno espanda
in un inno immenso il giubilo de’ suoi sempre nuovi amori co’l sole.
Per altre Poesie di Giosuè Carducci, clicca qui!
Se cerchi le più belle Filastrocche dell’Estate, clicca qui!
Se cerchi le migliori Poesie sull’Estate, clicca qui!
Se cerchi le più belle Filastrocche sull’Inverno, clicca qui!
Se cerchi le più belle Filastrocche sull’Autunno, clicca qui!
Se cerchi le più belle Filastrocche di Primavera, clicca qui!
Se cerchi le migliori Filastrocche sulle Stagioni, clicca qui!
Se cerchi le migliori Poesie sulle Stagioni, clicca qui!