Le favole di nonna Michelina
Se vi piace questa fiaba, dovete ringraziare tigrotto60 (20 settembre 2012).
Michelina era una donnina tonda e dai capelli bianchi, non era mai stata sposata, ma la sua casa era sempre piena di bambini, infatti Michelina sapeva raccontare bellissime favole e cucinare ottimi dolci. In quel momento la porta si spalancò e i bambini entrarono portando con loro il freddo di gennaio. Michelina tolse i biscotti dal forno, li mise in piattini colorati e li distribuì a loro.
– Michelina, e la favola? – Chiesero in coro.
– Ora arriva e sarà davvero speciale parlerà infatti di un mago.
C’era una volta, tanto tempo fa, un bravissimo mago, era così bravo che ogni suo spettacolo era un successo. Egli andava di paese in paese, con i suoi giochi e le sue magie, e quando lo spettacolo iniziava tutti rimanevano in silenzio, mentre lui faceva giochi col fuoco o estraeva conigli dal suo magico cilindro. Alla fine tutti se ne andavano felici e sorridenti. Tornando verso casa ognuno raccontava le proprie impressioni, e alla sera i bimbi si addormentavano sognando conigli e colombe. Ma, ahimè un brutto giorno uno stregone cattivissimo vide lo spettacolo del “mago SIMON” e ne fu così geloso che desiderò distruggerlo! E così preparò una pozione magica, infatti la pozione aveva un brutto potere, faceva vedere le “cose” buone “cattive” e viceversa. La soffiò negli occhi della gente. Il giorno seguente, il MAGO SIMON si avviò verso un nuovo paese, ma si accorse che nessuno lo seguiva e alcuni lo guardavano con sospetto.
– Chissà perché – si domandò il mago e continuò per la sua strada. Quel giorno al suo spettacolo non si presentò nessuno. Così il giorno dopo e quello dopo ancora. Il mago era molto triste e faceva il suo spettacolo per un’unica bambina che lo aveva sempre seguito. Ella lo guardava con occhi grandi e dolci, ma anche un po’ tristi. La gente vedendo sempre la bambina allo spettacolo, si incuriosì e le si avvicinò…
Quando però videro i suoi occhi così dolci si commossero e iniziarono a piangere, e piangendo i loro occhi si liberarono dall’incantesimo e videro ciò che di buono il mago faceva. La bimba sorrise, e il suo sorriso illuminò il cielo. In quel momento si udì un grande botto: era il mago cattivo che si disintegrava con la sua malvagità. La bimba si avvicinò a Simon e disse:
– Ora io posso andare, sono una piccola fata e tornerò nel mio regno e tu alla tua magia.
– Grazie – rispose Simon, e da quel momento la gente ricominciò a seguirlo e lui poté regalare ancora tante magie per tanto tempo.
La favola è finita, i bambini sono rimasti a bocca aperta.
– Che bella! – dice qualcuno.
– Un’altra! – aggiunge qualcun altro!
– E no per oggi è finita! – risponde Michelina – domani ce ne sarà un’altra!
– E di cosa parlerà? – chiedono i bimbi incuriositi.
– Chissà, chissà – risponde misteriosa – ora di corsa a casa.
I bimbi se ne sono andati, Michelina sistema la casa.
– E’ ora di cena – dice sorridendo al suo grosso gatto rosso che le si strofina sulle gambe.
– Domani ci sarà un’altra favola…