Le gioie della marmotta
Franco Bianchi
Tratta da: Strofette da passeggio (Antonio Vallardi Editore - 1955)
Leggiamo insieme: Le gioie della marmotta di Franco Bianchi (Sancio Pancetta)
Quando il mesto inverno avanza
col suo gelo maledetto,
la marmotta
prima pranza
con gradevole abbondanza,
poi va a letto:
pigramente si appallotta
e ben bene si addormenta…
Siamo intesi:
dormirà per otto mesi!
È davvero un bel vantaggio,
e chissà
che bei sogni essa farà
di lunghissimo metraggio!
Cos’è un sogno nostro? Appena
una scena,
un quadretto, un raccontino
breve lesto
(lo cominci, e già sei desto)
spesso rotto
proprio al punto più drammatico
da uno “svegliati!” antipatico.
Ma pensate a tanti mesi
d’un gran sogno ininterrotto,
d’un gran sogno tutto intiero,
che pian piano sgomitoli
come un magico romanzo
con chissà quanti capitoli
d’avventure strabilianti
palpitanti,
che finiscono alla fine,
quando debbono finire!
Vale a dire
quando, a far da cameriera
e a gridare “Su, poltroni!”
alla tana dolce batte
Primavera,
ed arreca il suo fantastico
caffelatte:
I suoi cento e cento doni!
Ah marmotta fortunata!
Ella resta
furbamente addormentata
nelle sue profonde stanze
tutto il lungo anno scolastico,
ed da desta
poi si gode le vacanze…
Tratta da: Strofette da passeggio – Antonio Vallardi Editore (1955) – Autore: Franco Bianchi (Sancio Pancetta) – Illustrazioni: Arturo Bonfanti