L’Etna
Questa poesia ce la manda Maria Melide.
La terra esplode
con magma rovente,
cenere inquinante,
lapilli incandescenti
e con boati che riempion l’aria;
son fuochi d’artificio naturali
che non fisiscon mai.
La gente è affascinata
ed ha paura;
il fiume rosso
non demorde ancora,
e la sua lenta
e inesorabil corsa
costringe gli abitanti
alla difesa,
in una lotta
contro la natura.
Raccolti in processione
tutti quanti,
pregano senza sosta
che Dio fermi la lava:
“Salva i nostri paesi
e i suoi abitanti,
anche quelli
che solo nel dolore,
nella disperazione
senton che TU ci sei
e che puoi salvarli”.
mi piace molto