Lettera a Babbo Natale

Questa è la poesia di Giuseppe (1 dicembre 2010).

Caro Babbo Natale come stai?
Spero proprio non ci siano guai,
ti scrivo da molto lontano, sai?
Ma son certo che mi sentirai.

Ti annoto su questo foglio
che regali non ne voglio,
perché non capisco come mai
le cose giuste non le fai.

Prometti a tutti i bimbi buoni
i migliori regali, e non i carboni,
ma poi vedo che vai dai milionari
e li riempi di regali straordinari,

a tutti i bimbi più cattivelli
doni i regali, quelli più belli,
a me che son solo un poveretto
mi accontenti con un dolcetto.

Dici di raggiungere tutte le strade,
ma non passi da chi muore di fame,
da chi soffre, da chi è pieno di guai
da bimbi afflitti non passi mai,

non ti fermi sul continente africano
oltrepassi pure quello indiano,
dove i bimbi ti aspettano ancora
ma Babbo Natale, ahimè, li ignora.

Per questo ti scrivo di non portarmi niente
dallo a chi di un sorriso ha bisogno solamente,
a chi soffre e ti aspetta con costanza
portagli un sacco pieno di speranza.

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