Libera di volare

In occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza Contro le Donne 

Libera di volarePiccola storia per la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne spiegata ai bambini della Scuola dell’Infanzia, scritta dalla maestra Sarah Cogni per i suoi piccoli alunni (21 novembre 2023)

Un giorno, una rondine diretta verso i Paesi caldi, sentendosi molto stanca decise di fare una sosta e si posò sul ramo di un grosso albero.

Alla finestrella del tronco si affacciò uno scoiattolo che, con gentilezza, la invitò a entrare nella sua tana, le offrì una tazza di tè caldo e un posto in cui riposare. La rondinella gli raccontò dei luoghi meravigliosi che visitava durante i suoi lunghi viaggi e Scoiattolo in poco tempo si affezionò moltissimo alla rondine che lo faceva sentire così bene.

Quando venne il giorno della partenza della rondine, Scoiattolo non voleva che lei lo lasciasse solo, così la legò con una corda al suo ramo. “Resteremo sempre insieme” le disse.

La rondinella provò a chiedergli gentilmente di lasciarla andare, a spiegare che lei non avrebbe potuto resistere al gelido inverno, che i suoi amici e la sua famiglia si sarebbero preoccupati non vedendola arrivare ma nulla, lo scoiattolo era irremovibile.

Passò qualche giorno, la rondinella piangeva e iniziava ad avere freddo. Scoiattolo la rassicurava dicendole che lui le sarebbe stato vicino, le avrebbe dato un posto caldo e del cibo e lei sarebbe stata con lui per tutto il letargo. Per sempre. Ma la rondinella era triste, non parlava e non aveva più la forza per provare a spezzare quella corda che la legava al tronco…

Finché un giorno la vecchia Tartaruga passò sotto l’albero di Scoiattolo. “Ma cosa ci fa una rondinella ancora qui, a fine autunno e legata per giunta?”. Scoiattolo spiegò la storia e Tartaruga lo rimproverò: “Tu credi di poter obbligare qualcuno a stare vicino a te quando non vuole farlo? Credi che sia giusto obbligare un essere vivente a starti vicino se vuole andare via?”. “Ma io le voglio bene!” si giustificò Scoiattolo. “Non è volere bene a qualcuno legarlo contro la sua volontà. Volere bene è avere a cuore la felicità di chi hai vicino e lasciarlo libero“.

Scoiattolo ci pensò su e capì che Tartaruga aveva ragione. “Scusa” disse a Rondinella, “ho pensato a me stesso, sono stato egoista e cattivo”. Così dicendo sciolse la corda. “Grazie Scoiattolo” disse Rondinella che ritrovò le forze e la gioia. “Tornerò a primavera e passeremo altro tempo insieme”.

Scoiattolo e Tartaruga rimasero a fissare il cielo finché Rondinella scomparve. “Tornerà?” domandò Scoiattolo. “Tornerà”, rispose Tartaruga “E ricorda, la tua felicità non può causare dolore o infelicità a un altro essere vivente. Rispettare gli altri è l’unico modo per avere amici ed essere amato“. Lentamente Tartaruga se ne andò.

Scoiattolo ripensò alle parole della vecchia amica, guardò ancora una volta il cielo e, col cuore sereno, andò nella sua tana. L’ora del letargo era vicina.

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