Lilli e il Vagabondo

Elena Giulia Ghelardini

Lilli e il Vagabondo
Sono stata regalata
in una notte innevata,
la mia padrona ha gradito
il dono fattole da suo marito.
Pur essendo una cagnolina
diventai di casa la regina.
Ogni giorno, anche a Natale
il mio padrone leggeva il giornale.
Oh, scusate che sbadata
non mi sono ancora presentata
io sono Lilli, mi conoscete
la mia fiaba forse già la saprete…
Dicevo che in casa ero la regina,
finché non nacque una bambina.
Tutti pensavano a quella piccola
ed io trovai una mia combriccola
mi piaceva stare in compagnia
di alcuni cani della mia via.
Un giorno passò di lì un vagabondo
per meglio dir, un cane di mondo
che mi invitò a passeggiare
facendomi ben presto innamorare!
Non avrei certo detto mai
che mi sarei messa in brutti guai.
Sono finita nelle mani
del temuto accalappiacani!
Abbaiai: «Anche se non ho il guinzaglio
sta facendo un grosso sbaglio!
Intorno al collo mio
è evidente un luccichio!»
Ero tutta spaventata
e in una gabbia fui scaraventata!
Con me, tanti soggetti strani
tutti randagi eran quei cani
e fu proprio una di loro
che vide la mia piastrina d’oro.
Dopo aver corso mille rischi
mi mancava il mio amico Whisky!
Che gran disperazione
provai in quella situazione.
Pensai che il mio amato
mi avesse già dimenticato
e d’aver perso l’opportunità
di viver con lui in libertà!
Ma l’innamorato vagabondo
non voleva girar più il mondo
finché non m’avesse ritrovata
e con astuzia liberata!
Del mio amor non mi lamento
perché riuscì subito nel suo intento
e stando in cima ad un’alta rampa
finalmente chiese la mia zampa.
Non immaginate la meraviglia
di quando lo presentai in famiglia.
Devo dire che i miei padroni
con lui sono stati buoni…
Quell’anno a Natale
nessuno lesse il giornale
e con la gioia nel cuore
vivemmo per sempre il nostro amore.

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