L’ira è cieca

Giulio Tarra

Tratta da Racconti da una madre ai suoi figli, Milano, tip. lib.ed. G. Messaggi, 1872

L'ira è ciecaPoldìn dormìa tranquillo
Fra l’erbe e i fior del campo,
Quando d’acuto spillo
Ferito si sentì.

Balzato in piè d’un lampo,
Diè un grido di dispetto,
E giù, col pugno stretto,
Sull’erbe inferocì.

Pestò fiori e farfalle
Dall’ali porporine,
E su quel lieto calle
La morte seminò.

Quand’ecco un’ape al volo
Levandosi secura,
Dell’improba puntura
Autrice si svelò…

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