Lo Sfornastorie

Valeria Marconcini

Lo Sfornastorie“Mamma mi racconti una favola?” – diceva Letizia alla sua mamma ogni volta che lei tornava dall’ufficio e si sedeva sorridente sul divano. “C’era una volta una bella fata che si chiamava Celeste. ” – cominciava a raccontare la mamma e dava sfogo a tutta la sua colorata fantasia: principi spilungoni e principesse cicciottelle, draghi paurosi e conigli coraggiosi, oppure topini intrepidi e farfalle troppo curiose… ogni volta si cambiava un ingrediente e cambiava la storia. Più la mamma era distesa e serena e più belle nascevano le favole.

Letizia però non si accontentava mai: “Ancora, mamma, ancora, ti prego raccontane un’altra!” La mamma, nonostante amasse inventare storie che la rilassavano e la distraevano da un lavoro piuttosto pesante e arido, qualche volta era a corto d’idee, oppure era troppo stanca e assonnata per stare al passo con le mille energie della sua instancabile bambina. “Ci vorrebbe una magia” – disse una notte la mamma davanti all’ennesima richiesta di una nuova storia. “Adesso chiudiamo gli occhi entrambe e pensiamo intensamente a una storia divertente che si racconti da sola” – disse la mamma quasi per gioco, sperando che l’operazione inducesse la bimba al sonno tanto atteso. Dopo qualche minuto di riposante silenzio si sentì un campanello provenire dalla cucina e lentamente un profumo dolce invadere la casa. “Strano – pensò la mamma – non ricordavo di aver lasciato niente in forno, eppure mi è sembrato scattasse il timer”.
In cucina la attendeva una curiosa sorpresa, nel forno spento, ancora caldo, era pronta una bella favola, con tanto d’illustrazioni a colori e per di più profumata di pane! Raccontava appunto di una piccola fornaia che s’innamora di un principe che non la degnava di uno sguardo fino a che, dopo varie avventure assaggia i suoi deliziosi panini e le sue torte e rimane folgorato come da una pozione magica!

L’incantesimo cominciò a ripetersi ogni sera, prima di dormire. Mamma e figlia pensavano all’idea per una bella storia e il forno sfornava la favola profumata! Era fantastico, una scoperta sconcertante!
La mamma allora decide che è arrivato il momento di cambiare lavoro e di far conoscere quelle storie anche ad altri bambini; quando però si ritrova improvvisamente con tanto tempo libero a disposizione e vuole vendere le sue storie, il forno smette immediatamente di sfornare favole e torna a essere un buon alleato per torte e pizze.

“Mamma perché non funziona più?!” – dice sconsolata Letizia – “Forse si è rotto, dobbiamo chiamare l’operaio?!”. La mamma improvvisamente capisce: “Non si è rotto, è tornato a essere semplicemente un forno e a fare quello per cui è nato!” “Ora anche la tua mamma farà lo stesso”! “Mamma! – grida spaventata Letizia – non voglio che tu diventi un forno!!”. La mamma ride di cuore, accarezzandola sulla testa. “Stai tranquilla tesoro, volevo solo dire che adesso sarò io a scrivere le nostre favole!”.

“C’era una volta una mamma felice e una bambina che mangiava le favole” – iniziò a raccontare la mamma – e non smise più di raccontare e di scrivere.

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