Lo strano violinista
C’era una volta un violinista che si chiamava Alessandro, che se ne andava solo soletto per il bosco e pensava tra sé e sé: “Mi annoio tanto tutto solo nel bosco e vorrei trovare un buon amico”.
Non sapendo cosa fare, prese il suo violino e cominciò a suonare meglio che poteva e la musica si diffuse tra gli alberi, tra i prati e sul sentiero che stava percorrendo.
Il lupo Ezechiele sentì il suono del violino e si avvicinò incuriosito: “Caro violinista, come suoni bene, vorrei imparare anch’io”, ma Alessandro voleva un altro compagno di viaggio, il lupo non gli sembrava un buon amico e decise di proseguire per la sua strada, ma prima lo imprigionò in un tronco cavo con l’inganno. Aveva paura, infatti, che Ezechiele lo seguisse.
Dopo poco tempo si annoiava di nuovo, si sentiva solo ed avrebbe ancora voluto trovare un buon amico, così ricominciò a suonare il suo violino sperando che la musica attirasse qualche viandante come lui.
La volpe Alessia sentì la bella musica tra gli alberi del bosco e non riuscì a resistere e la seguì finché incontrò Alessandro. “Come suoni bene caro violinista, vorrei imparare anch’io a suonare il violino”, ma anche la volpe Alessia non sembrava una buona compagnia ad Alessandro, che decise di non rispondere, di attirarla in una tana sottoterra e chiuderla con un grosso sasso prima di proseguire il suo cammino. Aveva una gran paura di essere inseguito anche dalla volpe Alessia.
Fatto un po’ di cammino, ancora una volta Alessandro si sentiva solo e desiderava trovare un amico, così riprese a suonare e la musica si diffuse per il bosco. Sentito quel dolce suono, arrivò a grandi balzi una bella lepre di nome Tommi. “Caro violinista, come suoni bene, vorrei tanto imparare anc,h’io a suonare. Ma sembra difficile suonare bene come fai tu”.
Ma neppure la lepre Tommi sembrava un buon compagno ad Alessandro che la fece allontanare con uno stratagemma e continuò il suo cammino nel bosco tutto solo.
Il lupo Ezechiele, la volpe Alessia e il leprotto Tommi riuscirono con fatica a liberarsi dagli inganni e dalle trappole di Alessandro e non erano per niente contenti di come erano stati trattati dal violinista. Non capivano perché si fosse comportato così.
Per caso si incontrarono sullo stesso cammino mentre mugugnavano su come erano stati trattati e decisero di andare insieme a cercare il loro nemico, per fargli capire che volevano solo accompagnarlo e imparare a suonare il violino bene come lui: non c’era nessun motivo per avere paura ed ingannarli!
Nel frattempo Alessandro aveva ricominciato a suonare, per non sentirsi solo e per trovare un compagno di viaggio e la musica si diffondeva ovunque tra le foglie e tra gli alberi, tanto che giunse all’orecchio di un povero boscaiolo di nome Gilberto che stava lavorando lì vicino. Gilberto interruppe subito il suo lavoro per scoprire da dove arrivava quel suono celestiale, quel suono così bello e dolce.
Si avvicinò ad Alessandro con la sua ascia sottobraccio e l’aria rapita e, finalmente, il violinista vide l’amico che stava cercando. Aveva tanta paura degli animali selvatici che si era lasciato indietro e voleva un uomo come compagno.
Il violinista continuò a suonare per il boscaiolo Gilberto e mentre suonava arrivarono il lupo Ezechiele, la volpe Alessia e il leprotto Tommi. Il boscaiolo ebbe paura che stessero tramando qualcosa contro Alessandro, sollevò l’ascia e si mise davanti ad Alessandro per difenderlo. Gli animali non volevano fargli niente di male, ma si spaventarono e scapparono di corsa nel folto del bosco, senza potergli dire niente.
Alessandro suonò ancora per il boscaiolo Gilberto, per ringraziarlo, e poi proseguì per la sua strada.