L’omino dei gelati
V. Ruocco
Nel parco pubblico della città
è ricomparso alla fine di maggio
un simpatico e strano personaggio…
(Un uomo o un mago?
Nessuno lo sa!)
In giacca bianca e bottoni dorati
– tondo, rubizzo, giocondo all’aspetto –
spinge pian piano un grazioso carretto
su cui c’è scritto in azzurro “Gelati”.
Quel carrettino! Che grandi sospiri
quando nel parco compie i suoi giri!
I bimbi sognano di poter dire:
“Mi dia un gelato da mille lire!”.
Da quale strana terra incantata
è qui venuto quel caro omino
con le delizie del suo carrettino
fatte di crema e di panna montata?
Forse le fate della montagna
gli dan la neve pei suoi sorbetti:
forse nel regno della cuccagna
a lui, di notte, mille folletti
portan le essenze più dolci e strane
di miele, fragole, menta e banane.
Forse… (bambini sentite me)
del parco pubblico quell’uomo è il re!
Quando si chiudono tutti i cancelli
e buoni dormono bimbi ed uccelli,
sotto un gran platano il nostro ometto
si siede in trono sul suo carretto.
Il venditore di palloncini
a lui s’inchina con riverenza,
gli rende omaggio la diligenza
frenando il trotto dei suoi ciuchini.
E intanto ammiccano, là fra le rose,
le lucciolette lievi e curiose…
Ma chi può dirlo? Nessuno sa
chi sia davvero quel personaggio
ch’è ricomparso alla fine di maggio
nel parco pubblico della città.