Marcello Pennarello

Le avventure della maestra Alice

Ecco il racconto di Cristina (13 ottobre 2003).

Il primo ad arrivare in classe era sempre Marcello, un bambino con i capelli neri e gli occhiali tondi alla Harry Potter.
Salutava la maestra Alice e subito si dedicava alla sua passione: disegnare.
Ogni momento libero lo passava tra fogli e colori, tanto che i suoi compagni iniziarono a chiamarlo Marcello Pennarello.
Faceva dei disegni bellissimi e molto colorati, inventando storie e vivendo mille avventure. Così mano mano comparivano mappe del tesoro, città fantastiche, pianeti e tanti mostri!
Quella mattina gli altri lo chiamarono durante la ricreazione: “Marcello, vieni a giocare con noi!” E insistettero un po’ perché Marcello sembrava proprio un tipo speciale, simpatico, discreto e pieno di sorprese!
Lui dapprima neanche rispose, troppo concentrato su una nave vichinga che solcava l’oceano in tempesta, poi si illuminò e, voltandosi verso di loro, disse: “Venite! Ho avuto un’idea fantastica!”
Tutti si riunirono attorno a lui e subito passarono all’azione: unirono parecchi fogli e coprirono un bel pezzo di pavimento, poi, armati di pennarelli e pastelli colorati, cominciarono a disegnare un lunghissimo percorso con tante caselle diverse, ostacoli, labirinti, aiutanti magici, prigioni, tappeti volanti…
Quindi passarono a costruire i dadi e i segnalini per giocare.
Lavoravano così bene, concentrati e affiatati, che la maestra Alice non se la sentì di dire loro che la ricreazione era finita e fingendo di sistemare il suo armadietto, dove come al solito regnava sovrano il caos più totale, gli consentì di portare a termine il loro progetto.
Quando fu ora di andare a pranzo il tempo era volato, ma il gioco/percorso era finito ed era bellissimo!
“Bravi! Siete stati eccezionali, avete fatto un lavoro stupendo e, quando vi sarete stancati di giocarci, lo appenderemo sulla parete dell’aula, così tutti potranno ammirarlo!”
“Urrà!!!” Gridarono tutti i bambini ed elessero Marcello l’eroe del giorno.

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