Mattina di decembre

Luigi Siciliani

Tratta da Arida nutrix, 1920

Mattina di decembreLa nebbia che copriva e terra e cielo
a poco a poco intorno si dirada.
Ecco, tondeggia in mezzo al verde cupo
delle sue foglie il giallo degli aranci.
È nata l’erba; il suolo n’è coperto.
Qua marciscono, a piè dei loro gambi
pieni di foglie accartocciate e grigie,
abbattuti i notturni gelsomini;
là i crisantemi sembrano percossi
da una gran doglia e abbassano la loro
capellatura sotto il grave peso
dell’acqua che ne preme e steli e foglie.
Solo le rose ridono, là bianche,
qua porporine, a salutare il sole.

 

 

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