Mattino
Jolanda Bencivenni
Tratta da: Lira Minima - Poesie per bambini - Remo Sandron Editore (1899)
Leggiamo insieme: Mattino di Jolanda Bencivenni
Sale, al mattino, alla stanzetta mia,
bianca e piccina come un bianco nido,
un’ondata di note e d’armonia,
e m’entra in core un inno d’allegria,
e mi sveglio e da me sorrido.
Son, negli alberi verdi del giardino,
gli augelli, che gorgheggiano fra i rami;
fin dai primi chiarori del mattino,
nel sole ancora incerto e pallidino,
son voci e trilli, saluti e richiami.
E mi han detto, sul mio letto chianata,
mentre giungea le mie piccole mani,
la mamma me l’ha detto, è la nidiata,
che Iddio ringrazia, appena risvegliata,
per esser giunta all’alba del dimani.
È una preghiera limpida e canora
de le umili creature de la terra.
Volan le note armoniche in quell’ora
come canto che allegra e che ristora
e i tesori de le anime rinserra.
Anime piccoline ed indifese,
preda offerta a sparviero e cacciatore,
de la tempesta temono le offese,
e il piccol nido è tutto il lor paese,
ove li scalda de la mamma il core.
Così siamo anche noi, bimbi. Nei nidi.
piccoli augelli, che non hanno piume.
Come a loro, o Signore, a noi sorridi,
fra noi la tua grande bontà dividi,
grande e pietoso, com’è tuo costume.