Mercoledì – Il lupo credulone

Sofia Gallo

Un lupo grande, grosso e affamato decise un giorno di andare a cacciare una volpe.
Il lupo aveva un fratello molto furbo, che gli rubava sempre tutto, così partì di nascosto.
Catturò la volpe e la nascose nella sua grotta. Pensava di mangiarla con l’insalata e le patate arrosto.
Andò a prendere l’insalata nell’orto del vecchio Gim, il taglialegna, e le patate sul banchetto che sua moglie Fanny teneva al mercato del villaggio.
Quando Gim e Fanny si occorsero delle birbonate del lupo era troppo tardi.
“Oggi non mangeremo insalata e non venderemo patate”, dissero con un sospiro.
Il lupo soddisfatto tornò alla grotta.
Ma cosa vide? La sua volpe era sparita. Restavano solo le orecchie, gli occhi, il naso e la coda.
“Disgraziato di un fratello! – disse il lupo furioso – Me la pagherai!”.
Posò in un angolo della grotta insalata e patate e andò dal fratello.
“Ridammi la mia volpe, se non l’hai già mangiata”, urlò.
“Calma, calma – disse il fratello – io non so niente della tua volpe. Sei sicuro che non sia più nella grotta? Meglio che vada io a vedere. Tu stai qui di guardia alla mia tana”.
E si avviò con passo svelto.
Andò dal cartolaio del villaggio e, furbo com’era, rubò un grande foglio di cartone, colla e pennarelli.
Arrivato alla grotta disegnò una bella volpe e con la colla attaccò al posto giusto le orecchie, il naso, gli occhi e la coda. Poi appoggiò il cartone alla parete della grotta, mise in un sacco l’insalata e le patate e tornò alla sua tana.
“Che cosa racconti? – disse al fratello – Vai alla grotta. La volpe c’è, eccome! E prendi anche due delle mie patate”.
E gli diede due patate che aveva nel sacco.
Il lupo grande e grosso ritornò alla grotta e vide la volpe appoggiata alla parete.
“Perbacco – pensò – ha ragione mio fratello”, e si mise a preparare il pranzo.
Accese il fuoco e mise a cuocere le patate che il fratello gli aveva regalato (le sue patate!). Quando si avvicinò alla volpe si accorse dell’inganno.
“Disgraziato, maledetto fratello! – urlò – mi hai beffato un’altra volta”.
E si mise invano a cercare la sua insalata e le sue patate.
Quel furbacchione del fratello si era portato via tutto e il lupo credulone restò a pancia vuota.

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