Mimmo e le rondini

Terèsah

rondine-aurora
E due rondini ho sentito
che facean grandi complotti
coi loro cinque rondinotti.
“C’è” dicean, “un fratellino
(non ha nido, non ha penne,
ma per certo è un rondinino),
ch’è padrone del giardino.
Non ha nido e non ha penne,
ma padrone è certamente.
Se volesse, in men che niente,
ci potrebbe far contente”.
“Vacci tu” dice una rondine.
“Vacci tu” dice quell’altra.
“Tu che sai come si parla!
Tu che mai non ti confondi!”.
La nidiata è in gran subbuglio
perchè ha visto un bel cespuglio.
“Fate presto! Che s’aspetta?
Abbiam fretta, fretta, fretta!”
“Io ci vo se ci vai tu…”
e due rondini ecco giù.
“Messer Mimmo, rondinino,
padroncino del giardino,
tu puoi farci un gran piacere.
Il giardino è da vedere,
con la veste sua gaietta
tutta verde e tutta rosa.
C’è un odor di fragoletta
che solletica la gola.
La ghiaiuzza brilla e cricchia
e canticchia la fontana.
Questo è un eden di beltà.
Ma quel gatto che ci fa?”
Ah, che gioia, detto fatto,
inseguir quel tristo gatto
che vuol male ai rondinotti.
Tra i limoni e i bergamotti
si nasconde pancia a terra,
ora è entrato nella serra,
ora casca nella vasca…
Zum! Che balzo! E sul muretto,
è scappato, poveretto,
di paura morirà.
Ma che muoia! Ben gli sta!
“Pio pio pio, buon fratellino
rondinino, fior di lino,
grazie!” pigola il nidietto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?