Il mio rifugio

Renzo Pezzani

Tratta da: Innocenza - Società Editrice Internazionale (1950)

mio rifugio

Leggiamo insieme: Il mio rifugio di Renzo Pezzani

Questa candida mia
casetta di campagna
che la nuvola bagna
e il sol tosto rasciuga;

vecchia senza una ruga,
fedele come un porto,
ortolana dell’orto
tra cipolle e lattuga;

vede cose non mai
da forestier vedute:
farsi nube un pensiero,
e la pace, salute;

nido, un canto d’uccello,
e un seme, albero dritto
e il bosco verde, zitto
cambiare il suo mantello.

Il pane custodisce
e il frutto per l’inverno.
Del mio dolor patiste.
Ha qualcosa di eterno

tra le pietre e la calce:
la vita vi lasciò
la culla, e vi scordò
la Morte, un dì, la falce.

Sola, col suo fienile,
il tempo non misura:
sembra su questa altura
la chiesa e il campanile.

 

Innocenza

 

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