Morettina che stai nel fieno

Alle porte di Verona
c’è chi balla, c’è chi suona,
c’è chi falcia l’erba buona.
“Morettina che stai nel fieno
e d’acqua fresca hai l’orcio pieno,
dammi da bere e da mangiare,
ché nessuno mi vuole aiutare.
Sono un povero vagabondo,
per borghi e ville vado a zonzo.
A tutti chiedo la carità
ma nessuno un soldo mi dà.”
“Ecco l’acqua, ecco il pane.
E se hai fame torna domani:
ti darò del latte di mucca,
del formaggio e una fetta di zucca.”
“Tornerò domani mattina,
o mia dolce morettina”.

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