Natale nel bosco
Jolanda Colombini Monti - Illustrazioni di Mariapia - Editrice Piccoli (Milano)
Leggiamo insieme: Natale nel bosco di Jolanda Colombini Monti
“Nonno cervo, vuoi narrarci quella storia di Natale, la più bella che sai tu?
Di quel bue e quell’asinello che di gloria si coprirono una notte per Gesù?”.
“Sì, miei cari. Ci fu un umile asinello che una notte, insieme al bue, per bontà riscaldò col suo respiro un bambinello nato al gelo, sulla paglia, in povertà”.
“Narra, narra, Nonno Cervo e poi che avvenne?”.
“Quando un angel disse: “È nato il Redentore” gente accorse e portò al Bimbo vesti e strenne, come simbolo di fede e grande amore.
Tutto il resto vi è ben noto. Ed ora, addio. Sono stanco. Mi ritiro a riposare”.
“Buona notte, Nonno Cervo, Ho sonno anch’io”.
Ma qualcuno li rimane a commentare:
“A Natale, non lo sai? Gesù Bambino passa in visita dai bimbi bravi e buoni ed accanto al loro tavolo o lettino si rinnova quel miracolo dei doni.
Il Natale è per i bimbi, per noi no! Qui non passa mai nessuno alla vigilia! Tutto questo è molto bello, ma però
mai godremo noi di tanta meraviglia?”.
Or Natale s’avvicina.
Nella notte, quando il bosco di silenzio è tutto avvolto, giù dal cielo gli angioletti, a frotte a frotte, calan lievi, sorridenti e accesi in volto
Per motivi di servizio son venuti. Segar debbon gli alberelli celermente. Con le piante prima scambiano i saluti poi si mettono al lavoro allegramente.
Sega, sega, ma, in quel mentre un tagliapini da una pianta viene subito informato dei commenti fatti, poi dai cucciolini, con rapporto ben preciso e dettagliato.
Quando, carichi di pini già segati, gli angioletti si preparano al ritorno, si confidan leggermente preoccupati
ciò che han detto le bestiole lungo il giorno.
“Il Natale è per i bimbi e per noi no” Così ha detto, mi risulta, il cerbiattino… e sembrava un poco triste. Tutto ciò riferire in ciel dovrò a Gesù Bambino.
Pensi tu che sia possibile portare qualche cosa alle bestiole di quaggiù? Oh, si certo! Abbiamo tempo per pensare. Darà ordini in proposito Gesù”.
È vigilia di Natale. Bianca e lieve, per distendere un tappeto immacolato, è discesa in fitti bioccoli la neve.
Che silenzio! Il bosco è candido, ovattato!
Le bestiole si son date appuntamento, ma nemmeno uno spuntino posson fare. S’ode a tratti qualche flebile lamento.
Sulla neve non c’è nulla da mangiare!
Come piangono i cerbiatti, i leprottini. “Non c’è nulla, proprio nulla, per sfamarci! Ma le lagrime non sono granellini! Qui un miracolo soltanto può salvarci!”.
Ma che accade nella notte?
Un tramestio s’accompagna a ripetuti frulli d’ale.
S’ode un piccolo sommesso mormorio.
Sono gli angeli discesi con le pale.
Dice un tronco, piano, all’altro: “Lo sapevo, per Natale che ci avrebbero pensato! Quando giungere nessuno ancor vedevo, ti confesso, mi sentivo preoccupato!”.
Anche gli angeli si parlano tra loro: “Sono lieto di pensare, fratel mio, che con questo nostro piccolo lavoro darem gioia a creaturine del buon Dio.
Quanto manca? Manca appena, appena un’ora! Seminiamo tutta l’erba dei cestelli. Terminar dobbiamo prima dell’aurora”.
Giù manciate generose di granelli. Su ogni spiazzo della neve liberato vengon messi ciuffi d’erba e granellini.
Gli angioletti proprio a tutti hanno pensato: cervi… lepri… e scoiattoli e uccellini…
Te le immagini, le amabili bestiole, domattina quanta gioia proveranno? Grida, salti, corserelle, capriole… sulla neve d’allegrezza poi faranno!
Lo scoiattolo, destandosi al mattino, resta muto per la grande meraviglia. “Tutto lumi scintillanti è il grande pino! Chi è passato nella notte di vigilia?
E la neve? Non è più d’un bianco intero.
Ci son macchie di bel verde e che altro poi? Dei granelli, ciuffi d’erbe… un pranzo vero! Che allegrezza! Chi ha pensato tanto a noi?
Presto, presto chiamar debbo i miei amici.
“Buon Natale”, griderò, con emozione. Non più lagrime, dirò, siamo felici!
C’è per tutti cena, pranzo e colazione!”.
“Nonno Cervo! Vieni, ed apri bene gli occhi!”.
“Che sorpresa, miei carissimi, è mai questa? A Natale i bimbi trovano balocchi, ma quest’anno, per noi pure gran festa!”
Dice il Cervo con grandissima imponenza: “Non bisogna mai per nulla disperare perché spesso la Divina Provvidenza giunge in tempo per soccorrere e aiutare!”.
“Quanta gioia! Dal mattino fino a sera gran banchetto in mezzo a danze e capriole. Per noi oggi è come fosse Primavera!” ripetendo van felici le bestiole.
Illustrazioni di Mariapia (Maria Pia Franzoni Tomba)
Per altre Filastrocche di Jolanda Colombini Monti, clicca qui!
Per altre Poesie di Jolanda Colombini Monti, clicca qui!
Per le migliori Poesie di Natale, clicca qui!
Per le più belle Filastrocche di Natale, clicca qui!
Per le più belle Canzoni di Natale, clicca qui!
Per ASCOLTARE le recite di alcune tra le più famose filastrocche di Natale, clicca qui!
Per le più belle Filastrocche di Capodanno, cliccate qui!
Per le migliori Poesie di Capodanno, cliccate qui!
Per le più belle Poesie su Epifania, Re Magi e Stella Cometa, cliccate qui!
Per le migliori Filastrocche su Epifania, Re Magi e stella cometa, clicca qui!
Per le più belle Filastrocche sulla Befana, clicca qui!
Per le migliori Poesie sulla Befana, clicca qui!
E ANCORA:
Per scoprire TUTTO sul Calendario dell’Avvento, clicca qui!
Per i migliori Lavoretti di Natale, clicca qui!
Per i più begli Addobbi natalizi, clicca qui!
Per le più belle Decorazioni natalizie fai da te, clicca qui!
Per altre Creazioni di Natale fai da te, clicca qui!
Per i più bei Disegni di Natale da colorare, clicca qui!
Visita lo Speciale Befana e Epifania!