Nostalgia della casa
Anonimo, 1943
Tratta dalla pubblicazione "... per non dimenticare. Shoah: poesie e pensieri", a cura del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, 2015 MIUR - Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
Leggiamo insieme: Nostalgia della casa, di autore Anonimo (1943)
È più di un anno che vivo al ghetto
nella nera città di Terezin
e quando penso alla mia casa
so bene di che si tratta.
O mia piccola casa, mia casetta,
perché m’hanno strappato da te,
perché m’hanno portato nella desolazione,
nell’abisso di un nulla senza ritorno?
Oh, come vorrei tornare
a casa mia, fiore di primavera!
Quando vivevo tra le sue mura
io non sapevo quanto l’amavo
Ora ricordo quei tempi d’oro
presto ritornerò, ecco già corro.
Per le strade girano i reclusi
e in ogni volto che incontri
tu vedi che cos’è questo ghetto,
la paura e la miseria.
Squallore e fame, questa è la vita
che noi viviamo quaggiù,
ma nessuno si deve avvedere:
la terra gira e i tempi cambieranno.
Che arrivi dunque quel giorno
in cui ci rivedremo, mia piccola casa!
Ma intanto preziosa mi sei
perché mi posso sognare di te.
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