Paesaggio
Luigi Gualdo
Tratta da Le nostalgie, Casanova, 1883
Senza rumore, immacolata e lieve,
Sovra il ghiaccio del lago smerigliato
In linee lunghe scende ognor la neve
E bianco sembra l’aere rigato.
E fino agli orizzonti indefiniti
Tutto è candore. In sulle opposte rive
Pendono gigantesche stalattiti
Coperte di diamanti e luci vive.
Si disegnano i rami delle piante
In bianco sovra il cielo grigio e smorto.
I fiori son spariti e tutte quante
Le frondi e l’erbe. Ed ecco tutto è morto
Per un tempo e sepolto nell’inverno.
Così tace talora ogni desìo
E sembra spento pure ciò ch’è eterno
Sotto il manto di neve dell’oblìo.
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