Passerotti
Ecco la poesia di Antonio (12 settembre 2003).
Oh miei cari passerotti
che al mattino giù dai tetti
vi buttate in picchiata
e saltellate per la strada
per trovare da beccare
qualche briciola scrollata
e poi venite a curiosare
sulla ringhiera del balcone
ma con tanta circospezione
e come vi vedete osservare
subito sui tetti a volare
per favore non esitate
di venirvi a posare
sul palmo della mia mano
solo carezze vi vorrei fare
vorrei farvele piano piano
non abbiate alcun timore
che vi tenda la tagliola
lo feci quand’ero piccolo
le feci una volta sola
e mi sono tanto pentito:
sono buono adesso
sono grande e rinsavito.