Essere ammalato
sembra quasi un reato.
La gente si guarda con sospetto,
ognuno pensa che l’altro sia infetto.

Non si può tossire,
vedi la gente fuggire.
Se fai uno starnuto,
ti danno del cornuto.

E se non hai fatto il vaccino
per tutti, sei un assassino.
Dal medico non puoi entrare,
la scrivania puoi infettare.

Nello studio non si aspetta!
Dalla finestra ti danno la ricetta.
Non si prende il caffè al bancone,
c’è rischio di infezione.

Ma sul pullman affollato
puoi salire anche se ammalato.
Poi all’improvviso, liberi tutti
dimenticandosi dei tanti lutti.

Non è ancora finita,
ma è bastata una partita
e abbiamo smesso di odiarci
e siamo ritornati ad abbracciarci.

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