Piazza, bella piazza
Se vi piace questa versione, dovete ringraziare Eugenio (6 luglio 2000)
Piazza, bella piazza,
ci passò una volpe pazza;
questo l’acchiappa;
questo l’ammazza;
questo la cucina;
questo se la mangia;
e questo dice:
“Pio, pio, pio,
a me che sono il più piccino,
non n’è toccato neanche un pezzettino!
Quando viene papà mio,
glielo dico proprio io”.
Spiegazione dei movimenti da fare recitando la filastrocca: Piazza, bella piazza
Piazza, bella piazza, (con l’indice si disegna un cerchio nel palmo della mano del bimbo)
ci passò una volpe pazza;
questo l’acchiappa; (si piega il pollice del bimbo nel palmo della manina)
questo l’ammazza; (si piega l’indice del bimbo nel palmo della manina)
questo la cucina; (si piega il medio del bimbo nel palmo della manina)
questo se la mangia; (si piega l’anulare del bimbo nel palmo della manina)
e questo dice: (si prende il mignolino del bimbo e lo si fa ruotare piano piano)
“Pio, pio, pio,
a me che sono il più piccino,
non n’è toccato neanche un pezzettino!
Quando viene papà mio,
glielo dico proprio io”. (nel pronunciare le ultime sillabe, si conclude la filastrocca con un improvviso solletico al pancino del bimbo)
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