Pioggia autunnale
Hedda, pseudonimo di Lucia Maggia (1883 - 1973) maestra elementare e scrittrice per l'infanzia.
Tratta da: Serenità - Letture per le Scuole Elementari - Volume per la Quinta Classe - A. Mondadori (1925)
Leggiamo insieme: Pioggia autunnale di Hedda (Lucia Maggia)
La nidiata s’avvia verso la scuola.
Scroscia la pioggia. A rapidi passetti,
scambiando qualche rapida parola,
s’avanzano i piccini a gruppi stretti,
a due a quattro a tre sotto un ombrello
di tela greggia, rossa, verde o blu;
sotto la floscia tesa del cappello
spia un bimbetto alzando il naso in su,
e scruta il cielo grigio ed uniforme
strascicando gli zoccoli pesanti.
La vita è spenta e la natura dorme
sotto i rimbalzi grevi ed incessanti
dei goccioloni. Ma la strada è tanto
lunga, e quanto triste e solitaria!
Qualche gemito s’ode, qualche pianto
sommesso vibra e perdersi nell’aria
e qualche lagrimuzza già compare
sui begli occhioni e lenta scende giù;
un piedino con lento zoppicare
dice: “Son stanco! non ne posso più!”.
La strada è lunga. Ed i cespugli a lato
spogli di fiori, nudi e disadorni,
piangono anch’essi un pianto sconsolato:
“Sole di maggio, perché non ritorni?”.
“Sole di maggio caldo e scintillante,
sole che vita e luce e forza dai”
dicono i bimbi e dicono le piante
“Sole di maggio, quando tornerai?”.