Poline
Se vi piace questa fiaba, dovete ringraziare Ciambellascaramella (25 luglio 2013)
Poline si sentiva al calduccio in quell’angolo caldo e umido. Fluttuava da una parte all’altra ed i suoi pensieri ancora non erano nati. Cresceva senza volerlo e veniva trasportata là dove non doveva sapere. Un giorno, a sua insaputa, Poline fece un tuffo nell’aria e per la prima volta si rese conto di avere la voce. Era contenta di poter esprimere il suo disappunto, ma intorno a lei sembravano preoccupati e cominciò ad interpretare quegli sguardi a modo suo; pensò che forse qualcosa in lei non andava bene. Così Poline trovò piacere nel nascondersi, nel rintanarsi in angoletti e giacigli sicuri dove non dava più fastidio a nessuno. La mamma si meravigliava quando trovava la sua bambina rannicchiata dentro la culla ed in seguito, da più grande, nel lettino. L’accarezzava e la rassicurava sussurandole all’orecchio dolci canzoncine. Poline cresceva sana e forte, ma amava trovare angoli stretti dove nascondersi un po’; a lei non piaceva parlare, si isolava spesso, non ne conosceva il motivo, sentiva solo un richiamo ancestrale. L’unica sicurezza era legata a quei luoghi un po’ stretti ed un po’ bui dove riusciva a rimettere in ordine i suoi pensieri.
Poline cominciò a frequentare la scuola ed anche lì, nella sua classe, trovò un piccolo spazio tra la libreria ed il muro dove ogni tanto andava a riposarsi. La maestra era contenta di dare a Poline un posto tutto suo ed anche i compagni la comprendevano ed un po’ la invidiavano… perché quando tornava dall’angolo era così contenta! La mamma, il papà ed i fratelli rispettavano il suo piacere per gli angoli, ma ogni tanto impazzivano nel cercarla per casa; a Poline piaceva cambiare i rifugi e si divertiva a lasciare piccoli indizi come se fosse una caccia al tesoro. I fratelli si divertivano a cercarla, era sempre un’avventura. Lei era dotata di una fervida fantasia e riusciva a trasformare una semplice chiamata a cena in una storia elaborata!
E così Poline cresceva e veniva accettata da tutti, malgrado le sue molteplici particolarità. Nessuno la riteneva strana anzi, era considerata e conosciuta come una creatura fiabesca, come se fosse uscita da una favola e potesse donare a tutti un pizzico di fantasia! Piano piano i suoi angoli nascosti ed angusti divennero mezze lune stellate…
Poline ora è grande e vive in una casa circolare senza un angolo e con le finestre sempre aperte.