Povero pescatore

Edvige Salvi

Tratto da "Il Giornale dei Bambini" Anno VIII Num. 7 - 12 febbraio 1903

Sugli scogli seduto
sospira il marinaro
poichè senza riparo
vide il suo ben perduto.
Il mar travolge e sfascia
la barca sconquassata
e ormai disalberata
in preda a grave ambascia.
Ei pensa che domane
per la consorte e i figli
tremanti sui giacigli
Grami, non avrà pane.
Guarda la barca e piange;
è contro la scogliera .
L’onda rabbiosa e nera
anche il suo core infrange.
Risplenderà più bella
fra poco la marina;
ma all’aura vespertina
la vecchia paranzella.
Del pescator piangente
non scioglierà la rossa
vela, e dal vento mossa,
solcherà il mar ridente.
E tra il riso giuliro
della natura in festa
ei curverà la testa
d’ogni conforto privo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?