Un prepotente
Domenico Mantellini
Non ho riguardi, non conosco regole:
entro dove mi pare
senza chieder permesso,
e se gusto ci piglio,
scuoto, rovescio, sibilo, scompiglio.
Sicuro! E di te pur, ragazzo mio,
anche se sei monello,
me la rido: t’investo,
ti spingo, e se mi frulla,
di colpo, trac, ti porto via il cappello.
Tanto, chi mai mi prende o mi trattiene?
Amo gli spazi liberi,
e, a chi s’oppone, grido,
sfidandoli al cimento:
“Fatti più in là che passa il signor vento!”.