Il principe Verdeprato

Giambattista Basile

principe verdeprato

C’era una volta una donna che aveva tre figlie; due di loro erano così sfortunate che non gliene andava mai una dritta. Ma la più piccola, chiamata Nella, era davvero fortunatissima: era bella, elegante e allegra. E per questo era tanto invidiata dalle sorelle Gennarina e Silvana.
In quella terra viveva un principe di nome Gerardo, detto Verdeprato, che aveva per madre Gertrude, una donna cattiva e dispettosa. Gerardo un giorno vide Nella e se ne innamorò all’istante, subito ricambiato dalla ragazza. Purtroppo Gertrude non vedeva di buon occhio l’amore tra i due giovani.
Gerardo però era talmente innamorato di Nella che per poterla vedere di nascosto da Gertrude realizzò un cunicolo di cristallo che andava dal suo palazzo reale fin sotto il letto di Nella. Poi diede a Nella della polvere magica e disse: “Ogni volta che vorrai vedermi, spargi un pizzico di questa polvere e subito si aprirà il cunicolo e io arriverò a vedere il tuo bel viso”.
Non passò notte senza che Verdeprato facesse visita a Nella, tanto che le gelose sorelle Gennarina e Silvana decisero di ridurre in frantumi il cunicolo e così fecero. Quando quella notte Gerardo cercò di passare, si tagliò con i pezzi di cristallo e si ferì e dovette tornare indietro. Si mise a letto e chiamò tutti i medici della città, perché il cristallo che lo aveva ferito era magico e non c’era alcun medicamento umano che lo potesse guarire.
Il re emise un editto: chi fosse riuscito a salvare il principe avrebbe ottenuto un premio: nel caso fosse donna, la stessa mano di Verdeprato; nel caso fosse stato un uomo, la metà del regno.
Avuta la notizia, Nella si travestì da contadina e, di nascosto dalle sorelle, andò al palazzo per cercare di vedere il suo amato Gerardo. Purtroppo si fece notte mentre era nel folto di un bosco, vicino alla casa dell’orco Giovanni e Nella, per sfuggire il pericolo, salì in cima ad un albero.
L’orco e sua moglie in quel momento erano a tavola con le finestre aperte per mangiare al fresco; così Nella udì Giovanni che raccontava alla moglie: “Sai cosa è capitato al figlio del re? Aveva costruito un tunnel di cristallo attraverso il quale raggiungeva la sua amata, ma il passaggio è stato frantumato e Gerardo, mentre camminava, si è tagliuzzato in un modo tale che probabilmente morirà”. La moglie stupita chiese: “Ma non esiste una medicina che possa guarirlo?”. “Ascolta”, le disse Giovanni, “l’incantesimo che si trova in quelle schegge di vetro rende la ferita irrecuperabile. Esiste soltanto una terapia capace di salvargli la vita, ma non voglio dirtela perché è qualcosa di molto delicato”. “Dimmelo”, replicò la moglie, “o morirò dalla curiosità!”. E l’orco: “Te lo dirò, ma tu non dovrai dirlo a nessuno, mai, per nessun motivo”. Dopo che la moglie ebbe promesso con una mano sopra il cuore, Giovanni disse: “Solo spalmando di grasso di orco le piaghe del principe si potrebbe salvargli la vita. Ma il grasso di orco è una sostanza preziosissima, non se ne trova in giro. Anche io ne ho solo un barattolino in fondo alla credenza”.
Nella era felicissima di aver sentito come guarire il suo amato! Facendosi coraggio, bussò alla porta dell’orco gridando: “Ahimè! Signori miei abbiate un po’ di pietà per una povera tapina che è stata sorpresa dalla notte in questi boschi e muore di fame!”. Giovanni disse alla moglie: “Lascia entrare quella poverella, se dormirà nel bosco qualche lupo potrebbe sbranarla”.
Ma l’orco e sua moglie dopo cena si addormentarono e così Nella prese dalla credenza il barattolino con il grasso di orco e scappò a gambe levate! Corse al palazzo di Gerardo e si presentò al re offrendosi di guarire il principe.
Il re fece entrare Nella nella camera del figlio e la ragazza spalmò il grasso sulle ferite sanguinanti. In un attimo queste si richiusero e la pelle ritornò intatta: il principe era guarito! Al vedere tale prodigio, il re disse al figlio: “Questa brava ragazza ti ha guarito e merita il suo premio. Diventerà tua moglie!”
Ma Gerardo rispose: “Padre non posso sposare questa ragazza! Il mio cuore è già stato donato a un’altra donna”. Nella, sentendo queste parole, disse: “Non dovresti più neppure pensare a quella ragazza che è stata la causa del tuo male!”
“Il male me lo hanno fatto le sue sorelle gelose”, affermò il principe, “e solo Gennarina e Silvana devono pagare per questo!”
“Allora tu sei ancora innamorato della tua ragazza?”, chiese Nella. E Gerardo replicò: “Lei è la mia vita!”.
“Se è così”, riprese Nella, “abbracciami che sono io la fiamma del tuo cuore!” e così dicendo si tolse il travestimento da contadina che aveva ancora indosso.
Gerardo fu così felice di vederla che la sposò subito e da quel giorno vissero per sempre felici e contenti!

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