Qualcosa è rimasto
Angiolo Nardi
tratta da "Osteria e altri versi (1960-1965)", Rebellato, 1966
Qualche cosa è rimasto che ricorda
la tempesta passata, qualche pezzo
di ramo che si è franto, qualche foglia
abbattuta per terra o che galleggia
accartocciata al piè del tronco, Nero
il cielo ancora e torbido. D’attorno
un odor d’acqua, fresco: dalle foglie
bagnate esala e dalle pietre. Inquiete
e accigliate le case. Si riaffaccia
il sole, diradate
le nubi si riammassano in agguato.
sul limite del cielo, una ventata
rasciuga le terrazze alte, facciate,
Resta una pozza grigia: un tenue azzurro
sbiancato tra le case capovolte.