Quiete sui monti

Ecco la poesia di Michelangelo (18 settembre 2005).

Che quiete sui monti!
S’ode il fruscio
del ruscello vicino,
il dolce ronzio
di un insetto piccino.
Il vento soave
parla di pace
e la natura,
profumata e carina,
conserva i colori
di quand’era bambina.
Senza una ruga,
senza un acciacco,
racconta a se stessa
fiabe d’amore.
Camminando
il mio piede
uccide un suo fiore.
Mi vedo innocente
chiederle scusa
e lei amabile e dolce
mi dice: non s’usa.
Temo che un giorno
un tristo signore
le porti in dote
cemento e rumore.
Attenta natura,
rimani zitella,
conserva la quiete,
la vita è più bella!

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